Articoli con tag: Roma

A Roma per Giulio

Il 22 settembre dalla sede del Collegio del Mondo Unito di Duino (Trieste) partirà una staffetta di ciclisti che attraverserà i “luoghi di Giulio Regeni” in direzione Roma. 

A Roma, il 3 ottobre, i ciclisti in giallo consegneranno una lettera ai rappresentanti delle istituzioni per raccontare cosa è stato fatto in questi lunghi mesi senza Giulio e ribadire la richiesta di verità e giustizia. La giornata si concluderà al Teatro India, dove si terrà uno spettacolo di solidarietà al quale è prevista la partecipazione di attori, scrittori, giornalisti, musicisti e personalità del mondo politico e culturale che sostengono la causa.

bisiachinbici.it, 05/08/2018

Dal 22 settembre al 3 ottobre 2018 in bicicletta dai luoghi di Giulio a Roma a consegnare alle maggiori Istituzioni nazionali una lettera della famiglia Regeni, nella quale spiega i risultati raggiunti finora e ciò che sarebbe necessario fare per ottenere la verità su ciò che è realmente successo nel gennaio di due anni fa in Egitto.

I tre staffetisti di FIAB Monfalcone “Bisiachinbici”, l’associazione che ha ideato e realizzerà l’evento, partiranno dal Collegio del Mondo Unito  (UWC Adriatic) di Duino, la scuola frequentata da Giulio nella sua sede del New Mexico, e arriveranno, attraverso un viaggio a tappe, a Roma. Poi si dirigeranno a Fiumicello, luogo di residenza di Giulio, della sorella Irene e dei genitori Paola e Claudio. Da qui tutti coloro i quali vorranno potranno accompagnare gli staffettisti, anche per brevi tratti.

I Comuni che verranno attraversati dal percorso, ma anche il mondo associativo, del volontariato, le scuole o altre realtà sono invitati ad aderire e supportare l’iniziativa, ciascuno secondo le proprie possibilità. Patrocini, adesioni, contributi, organizzazione di eventi a supporto, o la semplice diffusione dell’evento saranno molto graditi.

Per chi vuole pedalare con gli staffetisti, la partecipazione si intende individuale e spontanea (non è quindi prevista iscrizione). La raccomandazione a tutti i partecipanti è di seguire lo spirito dell’iniziativa che vuole essere apolitica e apartitica e che ha come fine ultimo quello di rilanciare e sostenere la richiesta di verità per Giulio Regeni.

Bandierie ed altri materiali con questo messaggio saranno distribuiti nei vari punti di passaggio.

Riassumendo, in breve:

COME FUNZIONA

Dal Collegio del Mondo Unito di Duino, la scuola frequentata da Giulio, passando per Fiumicello, luogo di residenza del giovane e della sua famiglia si pedalerà, attraverso un viaggio a tappe, fino Roma.

CHI PEDALA

Tre staffetisti percorreranno l’intero tracciato. Fannno parte di

FIAB Monfalcone “Bisiachinbici”, ovvero noi, l’associazione che ha ideato e realizzerà l’evento.

POSSO VENIRE ANCHE IO?

Tutti sono invitati a pedalare con i tre staffetisti il 22 settembre da Duino fino a Fiumicello. Riitrovo davanti al Collegio del Mondo Unito alle 8.00 e a Monfalcone in Piazza alle 9.00.

Sarà possibile pedalare assieme anche il 3 ottobre all’arrivo a Roma.

Poi, chi vorrà, potrà accompagnare gli staffettisti, anche per brevi tratti, in maniera individuale e spontanea (non è quindi prevista iscrizione) durante il percorso.

COME PARTECIPARE SENZA PEDALARE?

I Comuni che verranno attraversati dal percorso, ma anche il mondo associativo, del volontariato, le scuole o altre realtà sono invitati ad aderire e supportare l’iniziativa, ciascuno secondo le proprie possibilità. Patrocini, adesioni, contributi, organizzazione di eventi a supporto, o la semplice diffusione dell’evento saranno molto graditi.

LE TAPPE

Sono in via di definizione e potranno subire cambiamenti.

22 settembre: Duino > Portogruaro

23 settembre: Portogruaro > Padova

24 settembre: Pdova > Rovigo > Ferrara > Bologna

26 settembre: Bologna > Firenze

28 settembre: Firenze > Siena

29 settembre: Siena > Grosseto

1 ottobre: Grosseto > Tarquinia

2 ottobre: Tarquinia > Ostia

3 ottobre: Ostia > Roma

 

Per aderire all’iniziativa come associazione/ente,

per conoscere le tappe definitive del percorso,

per segnalare un’accompagnamento durante una tappa,

per dare una mano all’organizzazione, scrivete a:

ciclostaffettapergiulio@gmail.com

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, ma anche per seguire tappa per tutta i ciclostaffetisiti:

Clicca qui per collegamento all’evento facebook

 

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Formiche in bicicletta

 

Da Trento a Roma con le formiche di Fabio Vettori

Dal 5 al 12 giugno le formiche salgono in sella alla volta della capitale. 
Un viaggio in 7 tappe che toccherà 7 regioni. 7 serate all’insegna della fede e sospinte dallo spirito ecologico, alla scoperta di un nuovo itinerario ciclabile di oltre 750km.
fabiovettori.com
Fabio Vettori e le sue Formiche, con un team composto da 6 ciclisti amatoriali, si apprestano a pedalare verso Roma, attraversando metà Italia per promuovere il libro “Cari giovani, cari ragazzi e ragazze…”, recentemente pubblicato dalla casa editrice Reverdito ed illustrato dall’artista trentino, il quale si è ispirato ai gesti ed ai discorsi di Papa Francesco. Verrà inoltre presentato in anteprima il calendario ecologico per l’anno 2017  delle Formiche di Fabio Vettori, ultimo lavoro dell’artista, ed ispirato, tra le altre cose, dall’enciclica Laudato si’, pubblicata dal Pontefice lo scorso giugno, ed a forte vocazione ecologica ed ambientalista.
Cogliendo appieno il messaggio ecologico di Francesco si è deciso di indirizzarsi alla volta di Roma, con l’unico mezzo che non inquina: la bicicletta, da sempre grande passione di Fabio Vettori. È stato così delineato un itinerario che va a toccare 7 regioni italiane, e che prevede altrettante serate dove sarà possibile assistere alla presentazione sia del libro in questione, sia all’anteprima del nuovo calendario ecologico. Il viaggio si snoderà quindi da Trento, città natale dell’artista, alla volta di Peschiera del Garda (VR), per passare poi per Mirandola (MO) a distanza di 4 anni dal terribile terremoto che ha colpito la cittadina emiliana; la cima Coppi dell’itinerario sarà il passo della Raticosa, con i suoi 968 metri di altitudine, sull’Appenino tosco – emiliano, che condurrà il gruppo verso due tappe attraverso le sinuose colline toscane sino a Sesto Fiorentino (FI) ed Asciano (SI). Il giorno seguente si approderà ad Assisi (PG), luogo evocativo e fortemente simbolico in quanto il Papa stesso si è ispirato agli insegnamenti di san Francesco per redigere la sua enciclica. L’ultima fatica delle Formiche itineranti sarà Amelia (TR) nel ternano; dopodiché, dopo più di 750km di strada l’11 giugno la carovana potrà finalmente fare scorrere le ruote fini sui sanpietrini romani. Nella capitale si terrà una serata conclusiva presso l’Istituto Maria Bambina, in vista dell’Angelus di domenica 12 giugno in Piazza San Pietro, dove si avrà l’occasione di consegnare, quantomeno simbolicamente, la maglietta da ciclismo “di Papa Francesco”, realizzata dagli amici di Sportful e il libro “Cari giovani, cari ragazzi e ragazze…” proprio a colui che lo ha ispirato. L’arrivo a Roma sancirà inoltre l’apertura di un nuovo “itinerario ciclabile” volto ad unire le bellezze artistiche e paesaggistiche dell’Italia dal nord al centro.
Chiunque vorrà, potrà tenersi aggiornato sullo svolgimento del viaggio tramite la pagina facebook ufficiale 
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Appia day

 

APPIA DAY: TUTTI IN BICI SULL’ANTICA E SUGGESTIVA STRADA ROMANA

di Germana Carillo – greenme.it, 12/04/2016

Aperta per un giorno e soltanto a chi è a piedi o in bicicletta: l’8 maggio prossimo è l’Appia Day, l’occasione buona per riappropriarsi in toto della Regina Viarum, con tanto di monumenti aperti gratuitamente, esperti narratori che accompagneranno i visitatori nella storia millenaria della strada più antica, trekking, archeotour in bici, street food, musica e attività per bambini.

Nel ventennale della scomparsa di Antonio Cederna, che tante volte si schierò contro i continui abusi edilizi sull’Appia, torna l’incanto dell’Appia Antica finalmente ciclopedonalizzata e l’occasione per poter considerare la Regina Viarum la pregiata porta d’accesso a una nuova idea di città che investe sul suo territorio, sulla sua cultura, sul suo paesaggio e si mostra più attenta ai cittadini, più moderna, più verde, più vivibile, più sana.

La realizzazione di un unico parco archeologico dalla Colonna Traiana e dal Foro Romano fino ai Colli Albani che ingloba Colosseo, Palatino, Terme di Caracalla, Mura Aureliane e poi via via la Valle della Caffarella e l’area degli Acquedotti ne è un valido esempio.

L’8 maggio si potrà anche scoprire da vicino il percorso del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, la straordinaria greenway ciclopedonale capitolina che ha il suo tratto più pregiato nella passeggiata archeologica da Piazza Venezia all’Appia Antica e che è nato in continuità con l’idea di Cederna di rendere fruibile e accogliente il percorso monumentale.

L’Appia Day è promosso da un’amplia rete di associazioni locali e nazionali e ha gode del patrocinio del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e del Parco Regionale dell’Appia Antica ed è in attesa di ricevere quello del Mibact, del Campidoglio, di Regione e Soprintendenza.

La maggior parte degli eventi sarà concentrata nel tratto dell’antica consolare compreso tra l’ex Cartiera Latina, sede del Parco, e il Mausoleo di Cecilia Metella, ma le iniziative riguarderanno l’intero percorso dal Colosseo a Brindisi. Verranno a Roma, infatti, portando testimonianze dal territorio, molti sindaci attraversati dal cammino dell’Appia Antica, mentre lungo il tratto urbano storici, scrittori, artisti, docenti universitari, giornalisti, naturalisti racconteranno la loro Appia approfondendo i tanti avvenimenti storici, le leggende, le particolarità che vedono l’Appia protagonista fin dal 312 a.C.

Su appiaday.it, sulla pagina fb e sul profilo twitter si potrà consultare il calendario completo degli eventi. Il Comitato promotore, inoltre, invita tutte le associazioni ad aderire all’Appia Day e a organizzare iniziative all’interno di questa grande festa per la città.

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Roma e il Giubileo della ciclabilità negata

di Manuel Massimo – bikeitalia.it, 07/12/2015

Non si sa quanti pellegrini giungeranno a Roma per il Giubileo della Misericordia che inizia domani, 8 dicembre 2015: fatto sta che difficilmente potranno farlo in bicicletta in sicurezza, visto che le tanto annunciate 21 corsie ciclabili da realizzare ad hoc sono rimaste al palo e il Comune di Roma non sembra voler investire a breve in queste infrastrutture leggere. E così il progetto delle ciclabili giubilari – che avrebbe potuto costituire l’architrave per il biciplan cittadino – è rimasto chiuso in un cassetto.

Dopo la defenestrazione del sindaco Ignazio Marino avvenuta in autunno, le 21 ciclabili leggere contenute nella delibera capitolina n. 274 approvata il 6 agosto 2015 sono state di fatto congelate. Già l’assessore alla Mobilità Stefano Esposito– il senatore del Pd nominato nell’ultimo rimpasto di giunta – aveva sconfessato lebike lane nel corso di un incontro con i cittadini portatori d’interessi per la mobilità nuova, sostenendo che chi pedala a Roma lo fa “a suo rischio e pericolo”.

Noi – che a Roma, come in molte altre città d’Italia, ci pedaliamo tutti i giorni – sappiamo benissimo che muoversi in bici è rischioso proprio laddove le amministrazioni girano la testa dall’altra parte e lasciano chi pedala in balìa di un traffico motorizzato aggressivo, senza adeguati controlli da parte di chi dovrebbe far rispettare i limiti di velocità e debellare i parcheggi in doppia fila. Di solito le giustificazioni addotte spaziano da “non ci sono i soldi” a “questa non è una priorità”: senza capire che, invece, curare la ciclabilità rappresenta un intervento strategico per migliorare la mobilità tutta, come spiega bene il filmBikes vs. Cars che andrebbe proiettato nelle scuole.

Roma e il Giubileo della ciclabilità negata. Le firme del commissario straordinario facente funzione di sindaco Francesco Paolo Tronca sono state apposte su provvedimenti riguardanti la sicurezza e il decoro: via i “centurioni”, le bancarelle e i risciò dal Colosseo, off-limits per urtisti e camion bar la zona adiacente al Vaticano, ma le famose ciclabili leggere sono scomparse. E la sicurezza stradale di chi pedala anche.

Dopo gli attentati di Parigi l’attenzione e le risorse dei governi e delle amministrazioni di pressoché tutti i Paesi d’Europa si sono spostate sulla sicurezza: stazioni della metropolitana presidiate, posti di blocco nelle zona calde delle città, aumento dei controlli in strada e degli agenti in servizio. Ma a Roma un’opera importante e necessaria come la pedonalizzazione integrale di via della Conciliazione durante il periodo del Giubileo non è stata approvata e anche le “vie dei pellegrini” – non solo l’Appia Antica, ma anche via Urbana che pedonale non è– sono invase dai motori che possono continuare a percorrerle con buona pace della sicurezza stradale.

In questo panorama già abbastanza desolante e penalizzante per chi pedala a Roma, con il suo “spezzatino” ciclabile e piste abbandonate a se stesse, va ricordato che il bikesharing capitolino è stato smantellato anche se da anni ne viene periodicamente annunciato il ritorno: l’ultima promessa – ormai ho perso il conto – parlava di 350 stazioni per complessive 4.000 biciclette in condivisione. Sono rimaste parole al vento.

A quanto pare l’unico intervento ciclabile degno di nota nella città che da domani si prepara ad accogliere milioni di persone per l’evento mondiale indetto da Papa Francesco è stato realizzato dai cittadini, sotto il tunnel di Santa Bibiana: la ciclabile popolare di circa 100 metri che unisce Esquilino e San Lorenzo è stata ridipinta di fresco qualche settimana fa, funziona bene e rappresenta un piccolo miracolo in un contesto di abbandono. Domani comincia il Giubileo della ciclabilità negata: qui non c’è Misericordia per chi pedala.

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Roma a misura di bici

ROMA COME AMSTERDAM. BICIPLAN, IL SOGNO DI UNA CITTÀ A MISURA DI BICI

di Germana Carillo – greenme.it, 17/11/2015

Metti una capitale, Roma, e il guazzabuglio di auto che la invade. Metti che, forse forse, anche in una capitale come la nostra, una delle più rumorose e conelevati tassi di smog, ci si possa svegliare un giorno, migliorare quel gruzzoletto di aria che respiriamo e andare piuttosto in bici, come quegliscellerati dei nostri cugini nordeuropei.

Tutta questione di volontà? Si certo. E ne è straconvinto Dario Piermarini, un quasi quarantenne romano che si è messo in testa che la mobilità sostenibile a Roma è possibilissima. Basta qualche buona idea e nemmeno così tanti fondi da stanziare. Ed è così che nasce Settimo Biciclettari, il gruppo di lavoro da lui coordinato costituito dai comitati quartiere e dalle associazioni del VII municipio di Roma ed esclusivamente basato sul tema della mobilità sostenibile.

Una “chiamata alle armi”, la definisce Dario. E come non capirlo dalla denominazione del gruppo: un chiaro riecheggio, oltre che alla municipalità, anche al Settimo Cavalleggeri, come mi spiega Dario, e al reggimento più celebre della storia. Ma, nel loro caso, col solo scopo di rendere più vivibile il territorio partendo da quei 230mila abitanti del solo settimo municipio.

IL BICIPLAN – E la “chiamata alle armi” risponde a un nome: si chiama, infatti,Biciplan il progetto sul quale il gruppo lavora da gennaio. “Una progettazione di massima di una rete di mobilità sostenibile nel nostro Municipio – mi spiega Dario. Una progettazione cui avrebbe già dovuto pensare l’Amministrazione”, puntualizza.

In buona sostanza, si tratta della possibilità di dare alla città di Roma 22 chilometri di percorsi ciclo-pedonali, collegando Ciampino a San Giovanni e valorizzando le aree archeologiche e i parchi (Parco degli Acquedotti, Parco di Tor Fiscale, parco della Caffarella), per decongestionare la città dal traffico e fare in modo che andare in bicicletta qui sia più facile.

Il Biciplan si basa su 3 priorità:

Priorità 1. Sottopasso del Grande Raccordo Anulare: mi spiega Dario Piermarini che il ricongiungimento della parte esterna del GRA del Settimo Municipio è l’obiettivo principale perché si tratterebbe del nodo nevralgico dell’Asse degli Acquedotti. Molti sono i lavori già fatti da alcuni volontari per la bonifica e la messa in sicurezza del sottopasso GRA, rendendolo fruibile a tutti i ciclisti che da Morena e Ciampino vanno verso il Parco degli Acquedotti. In sostanza il passaggio è aperto, ma ora serve necessariamente un intervento dell’Amministrazione.

Priorità 3. Potenziamento e la messa in sicurezza dell’asse principale.

Ma il progetto è già in fase di realizzazione? Assolutamente no, risponde Dario un po’ amareggiato. Il progetto “è stato presentato ufficialmente all’attuale giunta del VII Municipio, abbiamo anche avuto un paio di incontri con la Presidente che si è detta interessata. Siamo in attesa di risposta – aggiunge – si tratta di attuare interventi leggeri di collegamento, per una stima dei costi inferiore ai 70mila euro”.

La realtà è che “se da un lato c’è un cambiamento epocale nelle abitudini di vita dei cittadini, dall’altro c’è la politica che pensa di poter andare avanti con posizioni obsolete”.

La realtà, insomma, è la solita mentalità italiota, di chi non vede oltre la punta del proprio naso, di chi è fermo su posizioni del tipo “tanto è un modello, quello della mobilità sostenibile e della ciclabilità, che va bene solo al Nord Europa” e non fa nulla per cambiare le sorti di una città che ha invece mille potenzialità. Eppure, conclude Dario Pieramarini, la stima dei costi non è nemmeno così stratosferica.

Cosa serve allora? Superare la burocrazia. E avere quella magica dose di buona volontà.

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MEF e mobilità nuova

Una buona notizia

Se l’Economia investe nella mobilità nuova

bikeitalia.it, 10/11/2015

Novità in via XX Settembre a Roma, dove la ciclabilità urbana sembra aver fatto breccia nel cuore del Ministero dell’Economia e delle Finanze: c’è un ampio parcheggio-bici per i dipendenti che si recano al lavoro pedalando e uno spogliatoio dedicato dove potersi cambiare prima di salire in ufficio. Lo riporta il blog di Angelo Diario, che ha voluto sottolineare questa bella e inaspettata novità con un post corredato da foto:

“I nuovi servizi costituiscono un’azione concreta sostenuta dall’Amministrazione per incrementare il numero di dipendenti che sceglieranno, in futuro, di usare la bicicletta per venire al lavoro: una piacevole e salutare abitudine quotidiana a vantaggio di se stessi e dell’ambiente”. Questo si legge nella comunicazione con cui il Mef ha pubblicizzato l’iniziativa presso i propri dipendenti.

Se l’Economia decide d’investire nella mobilità nuova, dando spazi e servizi a chi pedala, è segno che davvero qualcosa sta cambiando e può cambiare ancora in meglio: le Pubbliche Amministrazioni e le aziende private medio-grandi che con una spesa contenuta possono realizzare un servizio ad hoc per i dipendenti e i collaboratori che si spostano in bici sono migliaia e le ricadute sarebbero positive per tutti.

Angelo Diario sul suo blog spiega come funziona il servizio: “Ogni ciclista ha diritto ad avere la chiave dello spogliatoio, dove sono presenti degli armadietti per lasciare il proprio cambio. Sembra di essere a Copenaghen o in una ipotetica città dei sogni del futuro e invece siamo a Roma e tutto ciò è realtà, oggi, per i dipendenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non riesco ancora a crederci eppure è proprio così: ho appena preso la mia copia delle chiavi”.

Dal canto suo il Mef, nella comunicazione rivolta ai dipendenti li esorta ad approfittare di questa occasione: “Ripensare le proprie scelte di trasporto, cambiare le abitudini in senso più eco-sostenibile, scegliere la bicicletta, se possibile, può essere più semplice di quanto si pensi”.

Cos’altro aggiungere? Ogni tanto fa piacere poter dare qualche buona notizia che viene dall’Italia: speriamo che l’esempio del Ministero dell’Economia e delle Finanze sia preso come esempio anche da tanti altri uffici della Pubblica Amministrazione con tanti spazi inutilizzati che potrebbero diventare perfetti hub per la mobilità nuova.

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Roma, la Granfondo si fa in quattro

La Granfondo di Roma si fa in quattro e guarda ai castelli

bikeitalia.it, 07/10/2015

Una gara competitiva, una ciclopasseggiata ai Castelli, una parata di bici d’epoca e una pedalata nella Storia dell’Appia Antica: la Granfondo Campagnolo Roma per la sua quarta edizione si fa in quattro e il prossimo weekend si preannuncia particolarmente ricco di eventi-a-pedali nella Capitale. Prevista la partecipazione di 5.000 ciclisti provenienti da tutto il mondo, ma il punto di forza della manifestazione è che si rivolge a tutti i tipi di pedalatori, per promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano anche in città.

Lo ha sottolineato il presidente del Comitato Organizzatore Gianluca Santilli presentando la kermesse che animerà Roma dal 9 all’11 ottobre: “Ci piace raccontare l’evento della seconda domenica di ottobre come la sintesi di tutto ciò che si muove a pedali in una città che sta iniziando a pedalare velocemente verso il futuro”. Una manifestazione che vuole trasmettere la voglia di bici, a cominciare dai più piccoli che all’interno del Villaggio allestito allo Stadio Nando Martellini delle Terme di Caracalla avranno a disposizione un’Area Kids con tante attività.

La novità di quest’anno è rappresentata dalla pedalata nella Storia “L’Imperiale, The Appian Way”, dove le bici d’epoca dall’anima vintage e dall’aspetto “eroico” attraverseranno l’Appia Antica seguendo un tratto del percorso del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici che si propone come grande greenway urbana per attirare tanti cicloturisti valorizzando l’anello ciclabile di 44,2 chilometri che unisce il centro di Roma i parchi della città. Un evento che avrà un prologo sabato 10 ottobre con la parata Tweed Ride. Il percorso della Granfondo – sia della gara competitiva che della pedalata cicloturistica – sarà interamente chiuso al traffico motorizzato per tutta la durata della manifestazione (per ogni tratto 3 ore dal passaggio del gruppo di testa, ndr).

“La bicicletta come strumento di promozione del cicloturismo”, come ha dichiarato il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco. E un primo obiettivo è già stato raggiunto, come sottolinea in una nota il Comune di Frascati: “Ci è stato proposto un grande progetto, denominato ‘In bici ai Castelli’, che prende il nome dalla ciclopedalata della Granfondo, finalizzato a sviluppare il cicloturismo, che oggi favorisce afflussi turistici di grande rilevanza”. E prossimamente sarà organizzato un tavolo tecnico operativo per lanciare le domeniche di “In bici ai Castelli” e riconvertire in chiave cicloturistica l’economia del territorio intorno a Roma.

Domenica 11 ottobre le partenze scaglionate inizieranno alle 7:15 ma l’arrivo sarà lo stesso per tutti i partecipanti alle diverse pedalate in programma per la Granfondo Roma e l’ultimo chilometro sarà conteggiato al passaggio sotto Porta San Sebastiano – recentemente al centro delle polemiche per come è stata gestita l’annunciata ciclopedonalizzazione della strada, riaperta dopo mesi di chiusura – e il traguardo sarà posto all’incrocio con via di Porta Latina. Al termine della pedalata, pasta party per tutti allo Stadio Nando Martellini delle Terme di Caracalla che chiuderà alle ore 18.

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Progetto GRAB

GRAB – GRANDE RACCORDO ANULARE DELLE BICI

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Il GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, è il progetto partecipato per la realizzazione di un anello ciclopedonale di 44,2 km che si sviluppa completamente all’interno della città di Roma. E’ un’infrastruttura leggera, low cost e ad alta redditività economica e culturale, una calamita per nuovi turismi, dai cicloviaggiatori agli amanti del trekking urbano. Il percorso, tutto pianeggiante, si snoda principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali (31,9 km, pari al 72,2% del tracciato). Altri 3,6 km (l’8,1%) si sviluppano su marciapiede che possono facilmente accogliere una ciclabile e 6,8 km (il 15,4%) interessano strade secondarie e a bassissima intensità di traffico. Solo 1.900 metri del GRAB sono attualmente congestionati da un intenso flusso di veicoli motorizzati. Una volta ricuciti tra loro questi lunghi segmenti già oggi facilmente percorribili dai biker, la Capitale e il Paese avranno un corridoio verde, una greenway unica e irriproducibile che trasmetterà nell’immaginario di chi abita a Roma e di chi la vive da turista l’idea che si tratta di una città easy, accogliente, vivibile, sana, sicura, moderna. Il GRAB è la ciclabile urbana più lunga del mondo e insieme un viaggio di scoperta, un moderno Grand Tour, un’avvincente lezione itinerante di storia che da una strada di 2300 anni fa – l’Appia Antica – arriva alle architetture contemporanee del MAXXI di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro e Vaticano, Gnam, parchi e paesaggi agrari eccezionali e inaspettati (Caffarella e Acquedotti), ville storiche (Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani), i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone. Peraltro si connette a percorsi ciclabili esistenti (come la ciclopista del Tevere) o a percorsi ciclopedonali all’interno di ville e parchi che fanno salire l’estensione totale degli itinerari pedalabili senza soluzione di continuità a circa 200 chilometri.

Una greenway per la green economy

L’idea GRAB è frutto di un lavoro collettivo nato dal basso e coordinato da VeloLove, che ha coinvolto cittadini e associazioni, prime fra tutte Legambiente, Rete Mobilità NuovaSalvaiciclisti. Il percorso di realizzazione dell’opera vuole mantenere l’approccio community-based planning. Grazie alla progettazione partecipata sono le singole persone e le comunità dei diversi municipi coinvolti a suggerire interventi che possano migliorare l’opera e trasformare positivamente le aree che tocca. Il compito dei decisori pubblici è quello di tradurre in progetto esecutivo le aspettative dei cittadini.

Per realizzare la segnaletica del GRAB, per mettere in sicurezza l’anello (intervenendo sui pochi punti critici e realizzando corsie dedicate alle bici per attraversare le arterie che incrocia) e per rendere più funzionali alcune tratte nelle aree verdi si stima un costo di circa 500mila euro. Con 400mila euro in più è possibile intervenire sui marciapiede e sul resto del tracciato separando i flussi di pedoni e ciclisti in modo da evitare potenziali situazioni di conflitto. Si tratta in entrambi i casi di una versione basic dell’anello. Con una spesa compresa tra i 2 e i 4 milioni di euro si può invece puntare a realizzare una ciclovia che abbia una estetica forte e un preciso carattere identitario. Le risorse economiche per la realizzazione del GRAB possono essere in parte reperite attivando sinergie tra pubblico e privato. Il valore dell’opera, che può facilmente diventare un luogo d’eccellenza del Paese e conquistare popolarità a livello internazionale, è in grado di attrarre finanziamenti da parte di imprenditori che comprendono l’importanza di sponsorizzare la realizzazione dell’anello. Ma sponsor possono essere anche i cittadini, attraverso un’azione di civic crowdfunding che li trasformi in azionisti del territorio.

velolove.it/grab

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Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici: “l’idea che ha un cuore”

Un racconto di Giuseppe Cederna

Triskel182

graab

Un’idea si aggira per le strade di Roma. Un’idea coraggiosa: circumnavigare la città eterna, i suoi sette colli e il suo indomabile traffico, in bicicletta. Ma c’è di più. Si è messa in testa di farlo unendo tutti i suoi spazi verdi e liberi dalle macchine: parchi, ville storiche, isole pedonali, argini fluviali e piste ciclabili. Qualcuno gli aveva detto di lasciar perdere, che il pedonale a Roma ha sempre avuto vita difficile e quel ciclabile che tutto sommato ancora resiste è quotidianamente umiliato dall’incuria e  dall’abbandono. Ma lei ha tirato dritto. Ha guardato negli occhi la sua città e gli ha dato fiducia. Sopralluoghi, mappature, incursioni notturne, marce trionfali e repentini cambi di rotta.

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