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Ciclovie come opere strategiche: il lavoro di Fiab premiato nel documento del MIT

di Raffaele Di Marcello – fiab-onlus.it, 19/04/2017

Grandi sorprese nell’uovo di Pasqua per la ciclabilità nazionale. Con il Documento Economia e Finanza 2017 è stato infatti approvato l’Allegato su proposta del ministro del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dal titolo Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti infrastrutturali, nel quale si individuano le priorità infrastrutturali da qui al 2030.

Fra i paragrafi del documento del MIT, comprese nel sistema nazionale integrato dei trasporti (SNIT), insieme alle strade di grandi comunicazione, ferrovie, porti, interporti e aeroporti, anche le ciclovie, alle quali viene data pari dignità strategica. Tra le rotte privilegiate a livello nazionale quelle segnate dai tracciati EuroVelo e da altri itinerari di interesse nazionale.

Il documento “Connettere l’Italia”, pur con reti EuroVelo e Bicitalia non aggiornate, riconosce altre ciclovie oltre alle quattro già finanziate nella Legge di Bilancio 2016. Nell’elenco compaiono la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, la ciclovia del Sole, VenTo e Grab; si prosegue con l’anello ciclabile del Lago di Garda e le ciclovie Sarda, Magna Grecia (tra Puglia, Basilicata e Calabria), Tirrenica (quella della prossima edizione Bicistaffetta), l’Adriatica (quella della scorsa) e la Trieste-Venezia.

Un riconoscimento e un’attenzione al mondo della mobilità sostenibile dal parte del MIT che soddisfano Fiab. La Federazione che lo scorso 29 marzo ha incontrato a Roma, presso il ministero, il Gruppo di Lavoro interministeriale incaricato di definire criteri di progettazione e standard per le ciclovie già finanziate. Occasione che è servita anche a ribadire i contenuti del dossier consegnato da Fiab al Ministero dell’Ambiente sulla “promozione della rete ciclabile nazionale” nel 2014.

Durante l’incontro tra Fiab e il Gruppo di Lavoro interministeriale è stato infine consegnato l’aggiornamento della rete Bicitalia. Tre i nuovi itinerari: BI 19 ciclovia Tirrenica, che correrebbe da Ventimiglia a Latina, comprensiva delle ciclovie della Sardegna (come da proposta alla Regione da parte del CIREM dell’Università di Cagliari e della Fiab); BI 20 ciclovia medio padana, che collegherebbe Susa a Trieste, coinvolgendo la futura ciclabile lungo il Canale Cavour in Piemonte; BI 21 ciclovia TIBUR, unendo Pescara a Roma passando per Sulmona e Tivoli.

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Roma: al via il Grab

Roma: al via il Grab, Grande raccordo anulare delle biciclette

44 chilometri dall’Appia Antica alle architetture contemporanee di Zaha Hadid e Renzo Piano

Entro i prossimi mesi si avvieranno le attività di progettazione e realizzazione del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma.

E’stato, infatti, firmato, il 21 settembre scorso al Campidoglio, il protocollo d’intesa tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi, per il GRAB, la ciclovia che completa la prima fase del sistema delle ciclovie turistiche nazionali, iniziata lo sorso 27 luglio con la sottoscrizione dei protocolli d’intesa per le ciclovie “Del Sole”, “Ven-To” e “Dell’acqua”.

Ciclovie turistiche: il GRAB di Roma

Grazie all’accordo siglato, il Campidoglio potrà subito mettersi al lavoro rispettando il cronoprogramma: entro 90 giorni sarà fatta la stima economica del progetto di fattibilità e nei successivi 180 giorni il piano verrà consegnato al Ministero.

La ciclovia prevede oltre 44 chilometri di percorso, interamente in piano, tra i siti d’interesse storico-artistico-archeologico: parte dalla Roma antica e dalla Appia Antica e arriva alle architetture contemporanee di Zaha Hadid e di Renzo Piano, alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, San Pietro, Trastevere e il centro storico, la Galleria Borghese, l’Auditorium e numerosi altri punti di interesse, attraversando parchi e inaspettati paesaggi bucolici, costeggiando i fiumi Tevere, Aniene e Almone.

Il percorso correrà per 30,5 chilometri lungo vie pedonali e ciclabili, per altri 6 chilometri su strade poco trafficate e per il resto su strade a traffico intenso, dove però il tracciato ciclabile sarà adeguatamente protetto. Una volta ricuciti tra loro questi lunghi segmenti e assicurata la ciclopedonalizzazione della passeggiata archeologica tra Colosseo e Appia Antica, la Capitale e il Paese avranno “un corridoio verde, una greenway unica e irriproducibile”.

GRAB Roma: i commenti

Subito dopo l’accordo il Ministro Delrio ha dichiarato: “Con la firma di oggi prende il via la fase di progettazione e realizzazione del grande raccordo anulare delle bici di Roma, che ha tutte le carte in regola per essere la più bella ciclovia del mondo. Il Grab non poteva mancare nella nostra idea di un sistema nazionale delle ciclovie turistiche, con l’appoggio del Governo agli enti locali, per realizzare vere e proprie infrastrutture di mobilità sostenibile, con pari dignità rispetto alle altre infrastrutture nazionali e con pianificazione e finanziamento pluriennali. Il Grab, ideato da Velolove, per le sue location monumentali e paesaggistiche avrà una forte attrattiva  per i cittadini e per i visitatori, e può essere realizzato in tempi rapidi grazie a un’opera di riqualificazione e di ricucitura dei tratti esistenti”.

“La realizzazione del Grab è un grande passo verso una mobilità più sostenibile a Roma – ha dichiarato Virginia Raggi – Non solo: sarà un’occasione per valorizzare le identità e le eccellenze del nostro territorio. Uno strumento di promozione del patrimonio storico-artistico che viaggerà su due ruote. Il Grande raccordo anulare delle bici è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni. Una sinergia messa al servizio dei cittadini per dare loro un’infrastruttura concreta all’insegna del rispetto dell’ambiente e che punta a ricucire centro e periferie pedalata dopo pedalata. Un progetto condiviso anche con le associazioni ciclistiche e ambientali. Un progetto fatto con i cittadini, per i cittadini”.

Mobilità dolce: le strategie del Governo

Il GRAB è tra i progetti previsti dal sistema nazionale di ciclovie turistiche, inserito nella Legge di Stabilità 2016; al settore sono stati assegnati per il triennio 91 milioni di euro: 17 milioni per il 2016, 37 milioni per il 2017 e 37 milioni per il 2018.

Due i criteri utilizzati per i primi quattro percorsi prioritari individuati: “dall’alto” tenendo conto delle indicazioni della  rete ciclabile  “Eurovelo” e, in considerazione del “Piano straordinario per la mobilità turistica” di Mit, Mibact e Regioni, “dal basso” con quattro tracciati già delineati da studi di fattibilità, redatti da parte di associazioni, privati e enti, proponendo il riuso e la ricucitura di percorsi esistenti, identificabili come parti di una unica rete nazionale e con livelli di qualità comuni.

Le vie di comunicazione sostenibili dovranno essere riservate esclusivamente per viaggi non motorizzati, salvaguardando l’ambiente e il territorio circostante, con standard soddisfacenti per essere percorse da utenti di tutte le abilità.

Ricordiamo i percorsi delle altre tre ciclovie:
– la Ciclovia “Ven-To” da 680 chilometri, che collega Venezia a Torino;
– la Ciclovia “Del Sole”, da 300 chilometri che va da Verona a Firenze;
– la Ciclovia “Dell’Acqua”, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE), lunga circa 500 chilometri.

Con la firma del Grab, tutte le 4 ciclovie sono incamminate sul percorso amministrativo. Gli atti firmati rappresentano una “road map” in cui si descrivono le azioni in capo a ogni ente, Mit, Mibact e Enti locali, tra cui, in sintesi:
– nel 2016 la sottoscrizione dei protocolli e lo stanziamento dei fondi per la progettazione;
– nel 2017 la progettazione dei tracciati, gli accordi di programma con gli enti locali interessati dai percorsi, le prime gare per la realizzazione delle ciclovie e l’apertura dei primi cantieri;
– nel 2018 la chiusura dei primi cantieri e le altre gare per la realizzazione delle ciclovie con l’apertura e la chiusura degli ultimi cantieri.

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Nasce il sistema delle Ciclovie Turistiche Nazionali

progetto.vento.polimi.it

Il 27 luglio non lo ricorderemo solo come il giorno della nascita di questa grande visione che è la Rete delle ciclovie turistiche nazionali, ma anche come una tappa fondamentale in cui il nostro Paese ha scelto di dare credito a un diverso modello di sviluppo. La mobilità ciclabile e il cicloturismo sono due leve strategiche per il territorio, per l’occupazione, per il paesaggio, per l’economia diffusa e per rianimare le comunità locali nelle nostre aree interne. Investire sulla ciclabilità non è la fissa di qualcuno o il capriccio di qualcun altro ma è un’opzione di sviluppo a impatto zero e a effetto assicurato a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare. Hanno fatto bene il Governo e le Regioni a impegnare risorse per iniziare a realizzare quello che sarà un intervento strutturale per la società e l’economia del territorio. Non va dimenticato che a firmare il protocollo c’erano sia il Ministero delle infrastrutture che quello dei Beni Culturali e del Turismo. Il primo è titolare dell’infrastruttura ciclabile che è il mezzo abilitante grazie al quale avremo centinaia di migliaia di turisti. Il secondo è titolare della cultura della cura del paesaggio italiano e dei suoi beni che è ciò che i cicloturisti vogliono scoprire. Il cicloturismo è la condensazione di entrambe le dimensioni e non può essere solo pista ciclabile come non può essere solo uno sgambettare sul territorio per strade ordinarie. Il cicloturismo che abbiamo proposto con VENTO è esattamente un progetto di territorio, paesaggio, società che supera e include le infrastrutture. La visione di VENTO, come della rete che si vuole generare, ci spinge più in là e ci fa piacere che Governo e Regioni abbiano raccolto questa sfida senza cedere ad alcun ribassismo. Ci fa piacere, come istituzione scientifica quale è il Politecnico di Milano, aver ideato e consegnato VENTO al Paese come contributo per migliorare la qualità della vita, perché questo è uno dei nostri compiti civili. Siamo grati a Governo e Regioni per questo atto di impegno che è un riconoscimento del nostro lavoro come di quello degli altri. Ora si tratta di iniziare a progettare e realizzare, ma non è finito il tempo per comunicare, far capire e far conoscere le potenzialità del cicloturismo. Quindi ci aspettiamo che il territorio, con tutte le sue meravigliose e diverse energie, ci supporti ancora e inizi a prepararsi al cambiamento che arriverà prima del previsto. A settembre saremo sul territorio con VENTOBiciTour (17-25/09) proprio per rilanciare VENTO e il cicloturismo e sarà importantissima la risposta del territorio. Chiudo ringraziando tutti, ma proprio tutti quelli che hanno creduto in VENTO in questi 6 anni. Il successo condensato in questa firma è merito loro: cittadini, imprese, aziende agricole, associazioni, media, comuni, province, regioni, fondazioni, enti, ministeri e tutte le persone che ne animano l’attività. Sono loro, assieme a noi Politecnico di Milano, che hanno indicato al Paese una strada nuova da seguire. Ciclabile ovviamente.

Scarica il documento dal sito del MIT

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VenTo diventa realtà

protocollo VenTo

da pagina facebook VenTo

Il 27 luglio per VENTO è il giorno di un grande traguardo: Governo e Regioni firmano un’intesa per dare concreto avvio alla progettazione e realizzazione della dorsale cicloturistica ideata e studiata dal Politecnico di Milano e sostenuta in tutti questi anni dal territorio del Po, quel territorio fantastico fatto di cittadini, aziende, comuni, istituzioni, associazioni, fondazioni e amministrazioni che hanno aderito al progetto rendendolo grande e possibile. Un nuovo modello di sviluppo avanza, la rivoluzione leggera a colpi di pedale e paesaggio diventa realtà. Dopo la legge di stabilità 2016, domani è il giorno che vedrà la nascita della Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche Italiane, come dirà il ministro Delrio, a cui VENTO e voi tutti hanno dato una convinta pedalata in avanti proponendo una ciclabile di ben 679 km. Sempre il 27 si avvieranno anche i protocolli per la ciclabile del Sole e per quella dell’acquedotto pugliese. Un’altra Italia è possibile.

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Si alza il VenTo

VenTo… e non solo

Importanti notizie dalle Regioni

Lombardia

E’ stato approvato il Protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Veneto, Regione Emilia-Romagna, Regione Lombardia, Regione Piemonte per la progettazione e la realizzazione della Ciclovia Turistica VenTo da Venezia a Torino!

Qui il comunicato

Veneto

La giunta regionale veneta, con due provvedimenti proposti dall’assessore alle infrastrutture Elisa De Berti di concerto con l’assessore al turismo, Federico Caner, ha approvato i protocolli di intesa da sottoscrivere con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo e le Regioni territorialmente interessate, per l’avvio della progettazione e la successiva realizzazione delle ciclovie VEnTo e Sole.

Qui il comunicato

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Un anno da ricordare per la bici

Questa fine anno sta portando buone notizie per chi ama la bici e per chi crede che sua giunto il tempo per puntare, anche in Italia, su mobilità sostenibile e cicloturismo.

Prima di tutto, nella Finanziaria è stato inserito lo stanziamento, per il triennio 2016-2018, di 91 milioni di Euro per il triennio 2016-2018 per il finanziamento di progettazione e realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, progettazione e realizzazione di ciclostazioni e interventi per la sicurezza della ciclabilità cittadina, con priorità per la Ciclovia del Sole (Verona-Firenze), progetto VenTo (Venezia-Torino), Grab (Roma) e Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese (da Caposele a Santa Maria di Leuca).

In secondo luogo, è stato approvato il “collegato ambientale“: i comuni con più di 100mila abitanti, anche in associazione, potranno presentare progetti per limitare traffico e inquinamento, che il governo finanzierà con 35 milioni di euro complessivi. I fondi saranno destinati a incentivare “iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici”.

Si stanziano 5 milioni l’anno alla Regione-Emilia Romagna per il completamento del corridoio europeo EUROVELO 7, la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso Verona-Bologna.

Grazie a modifiche normative chi usa la bici per andare al lavoro godrà dell’estensione dell’assicurazione Inail in caso di incidente.

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Un anno da ricordare. Video-auguri di Natale della Presidente FIAB.

fiab-onlus.it, 22/12/2013

Il 2015 sarà un anno da ricordare.

Finalmente per la FIAB si raccolgono i primi frutti di un lungo lavoro, con concreti provvedimenti pro mobilità ciclistica.

In video gli auguri di buon natale e felice anno nuovo da parte della Presidente FIAB Giulietta Pagliaccio.

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