Articoli con tag: frana

Come quando fuori piove. Stava1985.

Approfittando di una giornata di pioggia, abbiamo fatto una visita al memoriale delle vittime del disastro della val di Stava. A posteriori dico che val la pena venire qui con un tempo un po’ più clemente, perché questi luoghi meritano un pellegrinaggio laico.

Per non dimenticare.

p_20200803_164105896896687.jpg

Il memoriale di Stava

19 luglio ore 12.22’50”.

Un’ondata di fango si stacca dai pendii del monte Prestavèl , si incunea nell’alveo del torrente Stava alla velocità di circa 90km/h, travolgendo l’abitato di Stava, lambendo Tesero fino a raggiungere la confluenza con l’Avisio.

In pochi minuti muoiono 268 persone, vengono distrutti 3 alberghi, 53 case d’abitazione e 6 capannoni, 8 ponti vengono demoliti e 9 edifici gravemente danneggiati. In pochi minuti un’area di 435.000 metri quadri circa per una lunghezza di 4,2 chilometri si ritrova completamente snaturata, distrutta,  uno strato di fango tra 20 e 40 centimetri ricoprire prati, strade, macerie, ma in questa bella giornata d’estate il bilancio sarebbe potuto essere ben peggiore se non fosse successo tutto all’ora di pranzo, con molte persone fuori casa per lavoro o perché impegnati in una escursione. 

Questa tragedia, che ai tempi mi aveva colpito moltissimo (in un certo senso, ogni generazione ha il suo “Vajont”, grande o piccolo che sia), di naturale aveva ben poco in quanto era stata causata dall’incoscienza e dall’avidità, dalla superficialità di chi nel corso degli anni ha gestito le miniere di fluorite di Stava, di chi ha realizzato i bacini di decantazione in un luogo non adatto, di chi li ha realizzati 4 volte più alti di quanto autorizzato, di chi ha costruito il secondo bacino senza fondazione per la diga in terra, ma anche di chi ha concesso e non controllato. E non si tratta certo di “dicerie”, parlano le carte processuali: cosa strana per l’Italia, in 7 anni si è arrivati a sentenza definitiva, con 10 condannati fra dirigenti e tecnici dell’azienda, personale della Provincia. Peccato che, fra condoni e sconti vari, nessuno abbia mai realmente scontato la pena detentiva (e questo si, che è tipicamente italiano…).

In tante estati passate in zona non ero mai andata a Stava, abbiamo deciso di andarci in un piovoso pomeriggio di agosto. La struttura del memoriale ospita pannelli illustrativi che spiegano il tipo di lavorazione che si teneva in questa valle, la storia della miniera e della costruzione dei bacini, del disastro e del processo. C’è anche una piccola sala dove viene proiettato un filmato girato con i ragazzi del luogo come attori, per ripercorrere il dramma che si è svolto qui con le storie delle famiglie che ne sono state coinvolte.  

Per me è importante che non si perda la memoria di questi disastri, noi tecnici ogni tanto dovremmo fare un bagno di umiltà e fare pellegrinaggi laici in posti simili per ricordarci che non  possiamo pensare di essere più furbi o più forti delle leggi della natura, che non possiamo pensare di sfangarla contando sulla fortuna. Non possiamo 

Per saperne di più: Fondazione Stava1985.

Categorie: ambiente, Info Turistiche | Tag: , , , | 1 commento

Frana sul Latemar, piovono massi dalla Torre Pederiva

Filmata da un escursionista. Una nuvola di polvere in cima alla foresta del Latemar

altoadige.geolocal.it, 28/09/2017

NOVA LEVANTE. Frana, a metà mattina del 28 settembre, dalla parete Nord del Latemar.

A filmare e a fotografare la scena è stato un escursionista, che si trovava sui cosidetti prati del Latemar, sopra Carezza.

Dalla parete della Torre Pederiva, uno dei contrafforti della parete nord del Latemar, sopra il lago di Carezza, si è staccata una frana, con conseguente nuvola di polvere che si è notata da centinaia di metri di distanza.

Un evento storicamente piuttosto usuale, come testimonia la presenza, in zona, del sentiero del Labirinto del Latemar, una sorta di percorso attraverso una città dei Sassi, proprio come quella assai celebre del passo Sella, dovuta a ripetute frane verificatesi negli ultimi secoli, per via della precarietà delle pareti.

Siccome pare che la frana abbia lambito i sentieri escursionistici 20 e 21 dal passo Costalunga a Mitterleger, il Comune di Nova Levante ha disposto la chiusura dei sentieri medesimi, lungo i quali il Brd di Nova Levante ha effettuato dei controlli per verificare che nessuno fosse rimasto coinvolto dalla frana.

Categorie: ambiente | Tag: , , , | Lascia un commento

La frana di Pizzo Cengalo

Crolla la montagna: 100 sfollati

Frana il Pizzo Cengalo, evacuati i villaggi di Bondo, Promontogno, Sottoponte e Spino in Bregaglia e un campeggio della zona, chiusa la strada cantonale.

rsi.ch, 23/08/2017

Video dalle pagine di Diego SalashRossana Dossi

Altri video su pagina articolo principale

Il Pizzo Cengalo, in Bregaglia, è crollato mercoledì in mattinata. Alcuni abitanti di Bondo, Promontogno, Sottoponte e Spino sono stati sfollati per questioni di sicurezza (circa 100 persone) e spostati in un luogo sicuro, mentre la strada cantonale della valle è stata chiusa tra Stampa e Castasegna. Intanto il ponte vecchio del fiume Bondasca, a Bondo, è crollato.

“Siamo molto preoccupati anche per la Val Bondasca, lì ci potrebbero essere escursionisti e persone all’alpe”, ha spiegato la sindaca di Bregaglia, Anna Giacometti, ai microfoni della RSI, che ha aggiunto come “il geologo ci aveva consigliato di attivare le misure di sicurezza, cosa che abbiamo fatto. Ma nessuno si aspettava che la nuova frana sarebbe caduta così presto e con questa importanza”.

Il bacino di contenimento a valle, con il materiale raccolto dal Pizzo Cengalo

I segni di nuovi cedimenti erano già stati notati domenica 13 agosto e — dal 24 giugno — si è registrata una trentina di piccoli crolli. L’area ha segnato movimenti e crolli già nel 2011 e nel 2012 ed era tenuta sotto controllo ed era attesa una frana tra i 2 e i 3 milioni di metri cubi di roccia. Un bacino artificiale è stato costruito in passato per raccogliere il materiale in caduta dalla montagna, che ora si sta riempiendo e ha già sorpassato un livello critico. Il materiale, tuttavia, non è ancora fuoriuscito.

Una conferenza stampa è prevista, si legge nel comunicato della polizia cantonale grigionese, alle 15.30 a Promontogno.

Le immagini dopo la frana

Categorie: ambiente | Tag: , , , | 1 commento

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.